La violenza sulle donne 3


                                                                     Margherita Sarfatti e Benito Mussolini

                                     

Prima di Margheita Sarfatti, la donna che maggiormente si curò di Mussolini fin dal 

monmento che lo conobbe,voglio  ricordare lil rapporto con Magda Brard, la più 

sconosciuta  tra le amanti di Mussolini. 

Era una pianista francese di cui era gelosissimo ed ossessioato dal dubbio che 

potesse tradirlo, che lo stregò e gli diede una figlia, Vanna. La storia de La 

pianista del Duce (1), come veniva chiamata, è stata raccontata da  Roberto 

Festorazzi che in Magda Brard - La virtuosa del doppio gioco, racconta una 

storia fatta di passioni, misteri e spionaggio.

lLa fglia Vanna, in uno dei tanti colloqui avuti con Roberto Festorazzi, disse che   

la madre gli aveva parlato di Mussolini come dell'avventura amorosa essenziale 

della sua vita e della grande influenza  che quell'uomo aveva esrcitato su di lei. 

Offrendomi le sue confidenze di donna, una volta mi rivelò che Mussolini era un 

amante molto appassionato e che dal punto di vista sessuale era straordinario, mi ha reso felice. 

ll che sfaterebbe la leggenda secondo cui i rapporti con le femmine erano assai 

rapidi, poco importanti, con qualche crudeltà, più crudeltà che abbbandono, come  

affermò Edvige, sorella del duce.

Un lungo rapporto tenne con Margherita Grassini in Sarfatti perché aveva 

sposato l’avvocato socialista Cesare Sarfatti, (contemporaneamente, il duce manteneva 

anche il suo rapporto con Angelica Balabanoff.     Margherita era un esule russa che aveva 

aiutato Mussolini in Svizzera quando il futuro duce non aveva nemmeno i pochi 

soldi per mangiare), veneziana, ebrea, colta, ricca ereditiera, collezionista e 

brillante critica d'arte.

 Donna di grande intelligenza, impegnata per l'emancipazione femminile, collaborò 

con Anna Kulishioff, femminista, fondatrice eesponente di spicco del PSI con 

articoli per la rivista: La Difesa delle Lavoratrici”.

 Fu la donna che, fin dal 1914, costruì l'immagine pubblica del duce, fu colei, come 

racconta Cesare Scurati, che traghettò il grezzo agitatore politico dalle 

sommosse di provincia ai salotti dell'alta società

Gli stette vicino, quando colpito da un'ulcera gastroduodenale con emorragia si 

temette per la sua vita: 

dolori fortissimi, vomito verdognolo striato di sangue, il corpo gonfio di 

ipersecrezione acide, di gas e gravi difficoltà di respirazione per cui aveva bisogno 

di ossigeno per respirare. Continui svenimenti, non si manteneva in piedi … così è 

descritto da Antonio Scurati nel suo libro (2), premio Strega 2019, … la sua 

abitazione era composta da una stanza da letto poco accogliente, dove riceveva le 

sue innumerevoli amanti, una al giorno qualcuno diceva, a Palazzo Venezia, ...da 

una cameretta per la servitù, nemmeno una cucina, le pareti tappezzate di velluto 

rosso e nero che puzzava di vomito sanguinolento, … sul pavimento vi era una 

moquette rossa, dove accoglieva le amanti occasionali, dove un cucciolo di 

leonessa, omaggio di ammiratori ferventi, vi depositava urina e feci.

 

Soprattutto fu la donna che con il suo libro DUX[7] ne costruì per prima il mito 

anche fuori dall’Italia. Pare abbia venduto circa un milione di copie. Mussolini 

doveva davvero tanto a Margherita Sarfatti, ma ciò non gli impedì di tenerla alla 

porta del suo studio per ore ed ore senza riceverla. Una storia iniziata nel 1912 e,  

nel 1936, Mussolini fa capire che non la riceverà più a Palazzo Venezia.

 

Nel 1938, con la promulgazione delle leggi razziali, andò 

prima a Parigi e, poi, per circa sei annI in Paraguay e Argentna per fare ritorno in 

itanel 1947 e restarvi fino al 1961 anno dell sua morte.

 

Sono state tantissime le avventure amorose di Benito Mussolini e tutte 

contraddistinte da violenza fisica o morale nei confronti dell’amante del momento.

Bisogna dire però, che piaceva alle donne che ne 

restavano affascinate in quanto era un affabulatore che, alla fine riusciva ad 

“impossessarsi delle donne” anima e corpo, non dandogli tregua per l’intera 

durata del rapporto perché la “bestia” di Benito si affaccia sotto forma di 

morboso desiderio di possesso (3).

  

D’altra parte è lo stesso Mussolini che confiderà a Claretta Petacci (4) di non aver 

amato mai una donna … ho avuto molte donne, ma a girandola. Non ho mai amato 

nessuna donna, soltanto attrazione sessuale … che, una volta soddisfatta, non 

presentava ulteriore attrattiva, per cui  era necessario "catturare" una

nuova preda.

                                                                 Beniamino Iasiello

P.S: The end - Finalmente dirà qualcuno!!

 

1) Antonio Scurati:M- Il Figlio del Secolo

2) Roberto Festorazzi: La pianista del duce, ed. Simonelli .

3)  Mirella Serri: Mussolini ha fatto tanto bene alle donne!

 4) Fu fucilata e il suo corpo, insieme con quello di Mussolini, dopo aver subito oltraggi e scempi da parte della folla, fu appeso a testa in giù in Piazzale Loreto  a Milano.

 


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