La guerra igiene del mondo?

Marinetti e il futurismo vogliono "glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna".

Per Hegel la guerra rappresenta "un antidoto contro l'infiacchimento dei popoli: rigenera cioè lo spirito delle popolazioni come il movimento del vento preserva il mare dalla putrefazione nella quale lo ridurrebbe  una pace durevole o perpetua". 

 La guerra come soluzione per respirare aria nuova? Per l'homo novus?

Non credo: la guerra porta solo miseria, morte, distruzione per la stragrande maggioranza della gente che vede morire i propri figli, vede stuprare le proprie figlie, uccidere e scomparire i propri nipoti. Mentre i figli e le famiglie di chi scatena conflitti ed eccidi sono preservati dalla tragicità della guerra perché vivono in "castelli inargentati".

La guerra è il teatro dove avvengono i peggiori crimini contro l'umanità per la vanagloria di menti malate che rincorrono manie di grandezze e per questo mettono in discussione l'esistenza dello stesso genere umano, la cui unica aspirazione,sono certo, è di vivere non  in guerra, ma in pace, perché è con la pace e nella pace che si costruisce il destino comune dei popoli che mirano alla vita e non all' annientamento reciproco.

Preferisco, all'ineluttabilità della guerra hegeliana, contrappore il discorso all'umanità pronunciato da Charlie Chaplin alla fine del film del 1940: Il Grande Dittatore, di cui riporto il discorso all'umanità, che a mio avviso andrebbe proposto, ogni anno, in tutte le scuole inferiori e superiori: 

Mi dispiace, ma io non voglio fare l'imperatore. Non voglio governare nè comandare nessuno. Vorrei  aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. 

Tutti  noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l'un l''altro. In  questo mondo c'è posto per tutti. 

La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato. 

L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell'odio, condotti a passo d'oca verso le cose più abiette. Abbiami imezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. 

La macchina dell'abbandonza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l'abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. 

Più che macchine ci serve umanità, e più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vità è vuota e violenta e tutto è perduto innocente. 

 L'aviazione e la radio hanno avvicinato la gente, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell'uomo reclama  la fratellanza universale. L'unione dell'umanità. Persino ora la mia voce raggiunge milioni di persone.

Milioni di uomini, donne, bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di segregare, umiliare e tortura gente innocente. 

A coloro che ci odiano io dico: non disperate! Perchè l'avidità di chi ci co,anda è soltanto passegerom come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. 

L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà.

 E qualsiasi mezzo usino, la libertà non puo essere soppressa. 

Soldati non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! 

Che vi irrregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un'anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore.

Ma voi non siete maccchine! Voi non siete bestie! Siete Uomini! Voi portate l'amore dell'umanità nel cuore. 

Coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati non difendete la schiavitù è scritto nel Vangelo di Luca: Il Regno di Dio è nel cuore dell'Uomo., ma la libertà. Non di un solo uomo, ma nel cuore di tutti gli  uomini.

Voi, il popolo, avete la forza di fare s' che la vita sia bella e libera. Voi che potete fare di questa vita una splendida avventura. 

Soldati, in nome della democrazia, uniamo queste forze. Uniamoci tutti! Combattiamo tutti per un mondo nuovo, che dia a tutti un lavoro, ai giovani la sèperanza, ai vecchi la serenità ed alle donne la sicurezza.

 Promettendovi queste cose degli uomini sono andati al potere.

Mentivano. Non hanno mantenuto le loro promesse e mai lo faranno. 

E non ne daranno conto a nessuno, forse i dittatori sono liberi perchè rendono schiavo il popolo.

Combattiamo per mantenere quelle promesse. 

Per abbattere i confini e le barriere. 

Combattiamo per eliminare l'avidità e l'odio. 

Un mondo ragionevole in cui la scienza ed il progresso  diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti.

Grande Charlot che così come ha fatto ridere e piangere tante generazioni com i suoi film, chiaramente aveva individuato il marcio di un sistema che stava portando l'umanità sull'orlo di un abisso senza fine che stava per spalancare le porte dell'Inferno per interi popoli e nazioni.

Un grandioso discorso sulla democrazia e la libertà  come beni inalienabili  da preservare ad ogni costo. 

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