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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Marzo: il mese della poesia 3

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In questa terza settimana del mese della poesia, voglio riportare alcune canzoni  dei nostri cantautori che sono state riconosciute come vere e proprie poesie. Ma una canzone può essere poesia? Senza addentrarci in questa discussione che ci porterebbe lontano, Fabrizio De André , era solito dire, a chi gli chiedeva se fosse un poeta , che Benedetto Croce  diceva che fino a 18 anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, due categorie di persone continuano a scriverle : i poeti e i cretini . Faber , diceva, si era rifugiato prudentemente nella canzone, in quanto forma d'arte mista, che gli consentiva scappatoie non indifferenti , là dove manca l'esuberanza creativa. Però molte canzoni di De Andrè e di altri cantautori come Franco  Battiato, Sergio Endrigo, Roberto Vecchioni, Ivan Fossati, Vinicio Capossela , Francesco De Gregori, Lucio Dalla e ... sono state inserite, già da tempo, nelle antologie   scolastiche. Tra le centinaia di canzoni - poesie ...

marzo: il mese della poesia (2)

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   La vita Antonia Pozzi (1912 -1938) Alle soglie d'autunno in un tormento muto scopri l'onda del tempo e la tua resa segreta come di ramo in ramo leggero un cadere d'uccelli cui le ali non reggono più.            Antonia Pozzi   1912 - 1938 si suicidò per disperazione mortale, come lasciò scritto nel suo biglietto di addio. ----------------------- Tutta la fame del mondo Tutta la fame del mondo accucciata in un uomo per mare tra i vivi e i sommersi un incavo un fiato sottile a dividere i corpi piegati nel sonno ... la barca  continua  a viandare, poi qualcosa si inceppa le anche si legano a un filo che è l'ultimo abbraccio rimasto il sangue è una veste per l'osso che brilla il motore un pianto rappreso a singhiozzi. Lorenzo Pataro (1998 - 2025)   Morto all'improvviso. Una delle voci più promettenti e originali della poesia italiana ---------------------------------  Morii per la bellezza Morii per la bellezza, ma ero...

Io l'8

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    C'è un bel saggio di pedagogia e psicologia, Dalla parte delle Bambine , degli inizi degli anni Settanta di Elena Gianini Belotti che racconta come in Lucania quando nasceva una donna si versava una brocca d'acqua  nel focolare a significare che la sua vita si sarebbe svolta nel chiuso delle pareti domestiche e quando nasceva un maschio, la brocca veniva versata per strada a significare che la sua vita era destinata a percorrere le strade del mondo. Ne è passata da allora di acqua sotto i ponti e nessuno le ha viste arrivare (le donne), come si dice oggi, e, invisibili, hanno occupato, come è giusto che sia, posti importanti in politica, nel mondo dell'economia e in quello sociale.   Allora tutto risolto?  Per niente! Perchè il problema continua ad esistere, tanto da arrivare, proprio oggi 8 marzo, da parte del governo, ad approvare una " legge speciale" , quella sul femminicidio, che  aumenta gli anni di carcerazione a chi si rende colpevole,...

Marzo: il mese della poesia

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  Diciamo la verità,  la poesia sembra che non interessi più nessuno. Nella nostra società tecnologica pare abbia perso la capacità di farsi ascoltare, di comunicare emozioni, sentimenti, illusioni che illuminano la nostra esistenza,  alleviano le sofferenze e leniscono il dolore,  La poesia, da sempre, è stata quella voce potente di cui l'umanità si è alimentata e attraverso cui ha tramandato alle generazioni successive i più grandi valori umani, perché essa nasce da un bisogno, da un bisogno dell'anima, un bisogno di trascendenza che compie uno strano miracolo, in quanto eleva sensazioni soggettive a paradigmi universali. E' morta la poesia, dice qualcuno, perchè nella società massificata e del dominio assoluto della Tecnica onnipotente sembrano essersi spenti entusiasmo e passione che hanno fatto grande "il verso". La pura razionalità sembra aver occupato ogni spazio vitale, per cui alla poesia non resterebbe che rincantucciarsi tra le pieghe di una tecnologia ...