Per mio padre




Una poesia di Camillo Sbarbaro, tratta da "Pianissimo", una silloge poetica pubblicata per la prima volta nel 1914. 
Per mio padre che, oggi, avrebbe 107 anni (1918) e che è stato ed è sempre presente nella mia vita. 

Padre anche se tu fossi

Padre , se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso egualmente t'amerei.
Chè mi ricordo d'un mattino d'inverno
 che la prima viola sull'opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegra.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l'appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quella volta mi ricordo
che la sorella mia piccola ancora
per la casa inseguivi miacciando
(la caparbia aveva fatto non so che)
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore
ché avevi visto te inseguire la tua
piccola figlia, e tutta spaventata
tu vacillante l'attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l'avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che'eri tu di prima.

Padre, se anche tu non fossi il mio
padre, se anche fossi a me un estraneo 
fra tutti quanti  gli uomini
pel tuo cuore fanciullo t'amerei.


Una poesia di una dolcezza infinita che apre ai ricordi più belli e più cari.
 

                               Beniamino Iasiello

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